martedì 28 dicembre 2010

I cognomi sono puri accidenti

Se Lucia Borsellino si chiamasse in un altro modo, adesso nessuno discuterebbe della sua nomina a direttore generale del dipartimento per le attività sanitarie della regione Sicilia.
La figlia di Paolo, uno dei pochi veri Eroi di questo Paese, è riconosciuta da tutti come un'eccellente professionista del settore. Laureata in farmacia, 41 anni, quasi venti passati nell'amministrazione regionale. Ha gestito l'ufficio del "piano di rientro" scongiurando il commissariamento, azzerando il deficit e facendo risparmiare 150 milioni di euro in tre anni per l'acquisto di farmaci ospedalieri.
Le competenze non si discutono, la discrezione e la professionalità ancora meno.
A qualcuno però non va bene il nome, anzi il cognome. C'è chi la butta sul piano "brunettiano", perché la Borsellino avrebbe scavalcato senza concorso eventuali aspiranti dirigenti. Un po' quello che rimproverarono a suo padre ai tempi della polemica sui "professionisti dell'antimafia"... Chi invece non ce la fa proprio a vedere affiancato il cognome Borsellino al governo Lombardo.
Un po' (anzi, più di un po') capisco i secondi. Lasciamo perdere la genesi assurda dell'ultima - solo in senso cronologico - giunta regionale, dunque tralasciamone la composizione arlecchinesca. Ma il governatore è al centro di indagini su presunti rapporti con la mafia, e inevitabilmente non si può non storcere il naso. Nella/e giunta/e Lombardo sono passati altri nomi dell'antimafia. Il responsabile della Sanità è ancora Massimo Russo, magistrato prestato alla politica. Caterina Chinnici, figlia del giudice Rocco ucciso nel 1983, è assessore alle Autonomie locali e alla Funzione pubblica. Marco Venturi, prima di diventare assessore alle Attività produttive, era conosciuto per le battaglie antiracket in Confidustria Sicilia. Nel Pd, il principale sponsor dell'alleanza con Lombardo è il senatore antimafia Giuseppe Lumia.
Qualcuno fa il nome di Russo come ipotetico traghettatore se il presidente dovesse lasciare per le inchieste della Procura di Catania.
Non credo affatto che questi professionisti e stimati esponenti della società civile siano improvvisamente impazziti. Io però non nascondo un certo disagio (eufemismo, ndr). E con me tanti elettori e simpatizzanti del centrosinistra. Poi ci sono quelli che ne hanno dette di tutti i colori a Russo, Chinnici, Venturi, ma ora plaudono alla nomina della bravissima Lucia Borsellino.
Buon lavoro, dottoressa.

Aggiornamento di ottobre-novembre 2012. Lucia Borsellino è assessore alla Sanità della giunta regionale di Rosario Crocetta. Una scelta "sofferta e meditata", ha detto in conferenza stampa il 13 ottobre, quando già si sapeva, prima del voto, che Crocetta l'aveva scelta per quel ruolo. «Quello che chiedo a tutti è di avere almeno il buon gusto di non usurpare un nome e un cognome che negli ultimi 20 anni sono stati abusati, spesso proprio da coloro che la legalità l'hanno sbandierata senza praticarla». Niente strumentalizzazioni, solo rispetto. Rispetto per un nome e per una professionista.
Buon lavoro, dottoressa.

2 commenti:

  1. speriamo che, come sempre nel bene e nel male, la Sicilia si confermi laboratorio da cui tutto nasce. Quindi speriamo che questi incontestabili germi di legalità attecchiscano in una macchina governativa nata sotto le peggiori stelle. Buona fortuna a noi tutti.

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  2. Il senso complessivo del post è ben riassunto nel commento di Anonimo (firmatevi pure, mi fa piacere). Anche io spero che qualcosa di buono ne possa venir fuori. Mantengo solo le mie riserve sul piano politico. Che la sorte ci assista.
    Giorgio

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