martedì 1 marzo 2011

Io non sono leggenda

L'argomento è di quelli che mi fanno impazzire. Leggende metropolitane. Impazzire non nel senso che mi piacciono, anzi proprio mi danno fastidio. Bambini rapiti dagli zingari (al Viminale nessun fascicolo in merito), nomi strani sull'elenco telefonico (la signora Rosa Culetto pare sia palermitana e pure padovana), auto nere e organi spariti (tutte le periferie italiane passano per terre di nessuno dell'Est Europa post-sovietico), curiosi ricoveri per giochi sessuali estremi (paese pieno di pervertiti e barellieri "fortunati") e altre amenità. Tutte vere, per carità, se la maggioranza delle persone ci crede e ne parla, sarà così. I miei commenti tra parentesi sono semplicemente flussi di coscienza ironici, mi sbaglio io, sono tutte storie credibilissime. Del resto, chi di noi non ha almeno un "cuggino" che ce le ha raccontate?
Una delle migliori rimane però quella della pantera. Fuggita da un circo o da improbabili ville. Ormai un classico. Ricordo di averla sentita la prima volta quando avevo 6-7 anni. Tutte le città italiane, medio-grandi soprattutto, hanno almeno una volta sperimentato la presenza del grosso felino, spauracchio delle infanzie di generazioni di bambini. Non giocate nei cortili e nei campi, ché arriva l'uomo... ehm il gattone nero.
Negli ultimi mesi, a partire dall'estate, almeno due avvistamenti (termine ufologico...) in Sicilia, democraticamente distribuiti tra Palermo e Catania. Alle pendici dell'Etna, alla bestia erano state attribute le barbare uccisioni di povere pecorelle. Poi i veterinari dell'Asl locale hanno correttamente notato che i morsi erano più compatibili con i denti di un cane. Subito identificato, poi scagionato: e scagionato quel cane, inevitabilmente la colpa torna alla pantera. Anche nei dintorni del capoluogo di regione è stato visto un esemplare di panthera leo. Di solito, se ne parla per qualche giorno, poi passa la voglia. Che però ritorna con periodica precisione. Infatti la pantera che aveva occupato le annoiate discussioni estive dei palermitani, ora è tornata alla ribalta e sarebbe riapparsa in un video di Studio Aperto. Non commento, non mi sforzo a interpretare un'informe macchia nera mandata in onda dal tg di Italia1. Tutto credibile.

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