venerdì 13 maggio 2011

Sicily, Ulster

Non sapevo che a Belfast c'è una via che si chiama Sicily Park. Park, ma è una via. In quella strada, quasi quarant'anni fa, l'Uda, un gruppo armato lealista, uccise un cattolico. Ora, credo che questa curiosità toponomastica possa essere ragionevolmente l'unico legame reale tra la Sicilia e l'Irlanda del Nord, o Ulster (anche se il nome è improprio). In molti Paesi del mondo ci sono strade, piazze o altri luoghi intitolati alla mia terra. Ricordo di aver passeggiato a Parigi per rue du Roi-de-Sicile: una strada nel quarto arrondissement dedicata al re di Sicilia. Quale re, poi? Je ne sais pas. Però la necessità di trovare un legame con l'Irlanda del Nord è un po' più particolare.
Leggendo qua e là, ci si imbatte a volte in spunti davvero curiosi, per i quali spendo volentieri qualche riga. Il Guardian, giornale per il quale molti vorrebbero lavorare (con piena ragione), ha ospitato qualche giorno fa un articolo di un noto commentatore, Simon Jenkins. Firma del Guardian, lavora anche con la BBC e con il Sunday Times e in passato ha scritto per il Times. Insomma, non il primo arrivato. Si parlava di nazionalismo, impero, indipendenza nel Regno Unito. Commento interessante: sostanzialmente, perché opporsi alle spinte indipendentiste (scozzesi) all'interno dell'UK? Un Paese che riunisce in sé quattro entità molto diverse, compresi i nordirlandesi:
«I vittoriosi Unionisti Democratici dell'Ulster sono unionisti solo nel non essere repubblicani irlandesi. Altrimenti avrebbero molto più in comune con la Sicilia»
Gli scozzesi, d'altra parte, pare vorrebbero regimi fiscali simili a quelli di alcune regioni spagnole e italiane (non capisco bene se Jenkins si riferisca alle regioni a statuto speciale, Sicilia inclusa). Ma mi fa riflettere e sorridere che la Sicilia diventi qui un termine di paragone paradossale: i nordirlandesi sono più simili ai siciliani che non alla Perfida Albione! Cioè, un popolo che pur di non dirsi irlandese è disposto a stare sotto la Corona britannica, in realtà con Londra ha poco a che vedere, persino meno che con Palermo. Oh, my God!
Capisco che stiamo dalla parte opposta d'Europa rispetto alla verde (Nord) Irlanda. Capisco l'esigenza giornalistica di trovare la frase a effetto. Capisco pure che quella di Jenkins è una provocazione, non contro la Sicilia ma contro il suo stesso Paese. Spero però che non c'entri nulla un presunto studio scientifico dell'anno scorso, in cui lo psicologo Richard Lynn della University of Ulster di Coleraine sosteneva che il sud Italia è meno sviluppato economicamente del nord perché i terroni sono meno intelligenti.
E pensare che la settimana scorsa i militanti della giovanile del Pdl a Palermo hanno ricordato la figura di Bobby Sands, attivista nordirlandese morto il 5 maggio di trent'anni fa. Per i ragazzi di Giovane Italia, l'Ulster è una delle ultime colonie in Europa. Jenkins avrà potuto apprezzare, Lynn non avrà capito.

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