domenica 3 aprile 2016

Ex-commerce

Per anni ho trovato grottesca la definizione "isole comprese" negli annunci pubblicitari. Della serie: vabbè, se proprio volete veniamo a consegnare pure nelle vostre lande desolate in mezzo al mare. Le stesse lande, per inciso, che tanto piacciono per andarci a fare le vacanze.
Così, quando ho visto che Amazon (e non solo, verosimilmente) ha recepito una normativa internazionale sul trasporto aereo civile e ha deciso che dal primo aprile di quest'anno non consegna più alcuni prodotti particolari nelle isole italiane, ho ripensato a quella vecchia clausola da televendita. Amazon non consegnerà più in Sicilia, Sardegna e altre isole batterie al litio e power bank (caricabatterie portatili). Le batterie al litio sono pericolose per l'ambiente, possono surriscaldarsi in determinate condizioni termiche. E infatti in aeroporto ci sono annunci e avvisi sui rischi: io li ho notati realmente solo ieri, dopo aver letto della notizia di Amazon...
In breve, il divieto vale per i voli di linea. Quegli oggetti possono essere trasportati solo su cargo, ma evidentemente Amazon si è spesso servita di un "passaggio" nelle stive degli aerei passeggeri. Ora non sarà più possibile. Ma perché le isole? Forse per ragioni logistiche. Boh. Ecco la nota di Amazon sulla questione (con interessanti spunti):
Tutti gli articoli che contengono sostanze infiammabili, pressurizzate, ossidanti, corrosive, pericolose per l'ambiente, irritanti o dannose, venduti e spediti da Amazon, non possono essere consegnati nelle isole italiane.
Di seguito, una lista non esaustiva di località verso cui la consegna non è possibile:
  • Sardegna
  • Sicilia
  • Venezia
  • Ponza
  • Capraia
  • Isola d'Elba
  • Isola del Giglio
  • Monte Argentario
  • Isole Tremiti
  • Bacoli
  • Capri
  • Ischia
  • Procida
Restrizioni analoghe o ulteriori potrebbero essere applicate anche dai venditori Marketplace. Eventuali restrizioni alla spedizione verranno visualizzate al momento dell'ordine.
Immagino che Sicilia e Sardegna includano tutte le altre rispettive isole minori (quelle abitate, solo in Sicilia, sono 14). Nella lista ci sono anche posti mai raggiunti da un aereo in vita loro... Eppure la restrizione di Amazon & co. vale anche lì. I venditori "marketplace" sono altre piattaforme di e-commerce, come eBay per esempio. La responsabilità, secondo la nuova normativa, è di chi spedisce; ecco spiegata la cautela. I corrieri utilizzati da Amazon hanno imposto queste regole e dunque il colosso di Jeff Bezos (peraltro molto apprezzato in Italia a livello mediatico-governativo: il vicepresidente Diego Piacentini andrà a fare pro bono il commissario al digitale per Renzi) si è adeguato per evitare rischi. Lo stesso in Francia con la Corsica o in Spagna con Ibiza. Ma alla fine è anche una questione di numeri. Siccome in percentuale questi prodotti sono pochi sul totale, Amazon ha messo in unico grande gruppo "geografico" anche quelle zone in cui le consegne si fanno via nave, anziché gestire singolarmente la categoria in questione. Però pensavo che le quelle sostanze fossero "pericolose per l'ambiente" anche sulla terraferma...
Ma il bello è che tra le isole ci mette pure Venezia e l'Argentario. Cioè zone lagunari. Anche se poi Amazon ha precisato che Venezia è esclusa da queste restrizioni. E questo mi conferma nella mia impressione che ci sia stata un po' di sciatteria nello stilare quella lista. Che non è davvero esaustiva, ma non solo perché omette isole isolette e località vicine a quelle elencate.
Ci sarebbe per esempio anche Monte Isola, la più grande isola lacustre dell'Europa centro-meridionale, comune interamente isolano sul lago d'Iseo, Brescia. Ma sarà la mia solita pignoleria geografica, chissà.
Nessun problema comunque. Amazon ha un servizio clienti efficiente, che saprà rispondere a ogni dubbio, aperto in pompa magna nel 2014. Si trova davanti all'uscita dell'aeroporto di Cagliari...

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