mercoledì 16 febbraio 2011

Isolani isolati #3

La Sicilia, l'isola più grande del Mediterraneo, è circondata da quattordici isole minori abitate e decine di isolotti e scogli. Paradisi per i turisti, gioielli della natura, ma difficili e scomode da vivere per chi ci abita tutto l'anno. Dalle sette Eolie, alle Egadi, Ustica, dalle Pelagie a Pantelleria, i disservizi sono tanti e rendono davvero complicata la vita di persone teoricamente molto invidiate.
Parliamo di Lampedusa. Sicuramente l'isola siciliana più conosciuta, e soprattutto per demeriti. Non suoi. L'approdo principale dell'immigrazione dal Nordafrica. E a nulla serve O' Scia', il festival organizzato ogni anno da Claudio Baglioni, proprietario di una villa già abusiva. Come prima di lui Mimmo Modugno.
Ora aumentano gli sbarchi dalla Tunisia e la situazione è di nuovo al collasso. Gli abitanti si sentono abbandonati, "i veri extracomunitari". Nonostante l'emergenza (chiamiamola così) e alcuni piccoli casi di cronaca legati alla presenza degli immigrati, i lampedusani protestano più per altri motivi. Gasolio, elettricità, trasporti costano il 30% in più che nel resto d'Italia e l'attività dei pescatori è in ginocchio. Non conviene neanche morire, dicono con cinica ironia: di solito ci si va a curare al Civico di Palermo e costa troppo riportare la salma sull'isola. Invece si pagano tasse alte sull'acqua e sui rifiuti. Il piano regolatore non c'è, un piano di fabbricazione risale al 1974 e le pratiche di condono edilizio si accumulano. E in estate il depuratore non funziona.
Gli isolani però sono persone solidali e di buon cuore e hanno sempre cercato di aiutare il più possibile gli immigrati. Che infatti hanno pure organizzato un corteo per ringraziarli: "Grz Lampedusa" e "Viva l'Italia".
Viva l'Italia, nell'isola che vanta un vicesindaco leghista...

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