giovedì 16 luglio 2015

Penta rei

Alle Europee dell'anno scorso, la lista che in Italia si chiamò "L'Altra Europa con Tsipras" rappresentava un tentativo (riuscito giusto perché superò lo sbarramento del 4%...) di mettere in discussione un certo modo di fare politica in Europa. Naturalmente in Italia si riuscì come al solito a trasformare un esperimento interessante nell'ennesima lista-accozzaglia, tra reduci della sinistra parlamentare e non della Prima Repubblica ed esponenti dei movimenti e della "società civile". Ciò che partiva dal sostegno al programma politico di Alexis Tsipras è poi finito in polemiche, scontri, ipocrisie e litigi vari. Intanto, però, il leader della sinistra greca è pure diventato primo ministro, oltre ad aver creato una piccola "riserva indiana" nel Parlamento europeo, mentre in Italia continua a latitare una formazione di sinistra solida.
Ora Tsipras è alle prese con la difficile soluzione della crisi. E ancora l'Italia, a suo modo sempre raffazzonato, si distingue: da una parte la Brigata Kalimera della sconclusionata sinistra che tifa Alexis, poi le bandiere greche fatte sventolare qui e là (il primo, pare, è stato il sindaco di Ficarra, nel Messinese, Basilio Ridolfo, segretario provinciale del Pd – non renziano), con in mezzo una posizione ufficiale del governo a dir poco discutibile. Ecco, proprio nel momento in cui ad Atene andava in scena la maratona in Parlamento per il voto decisivo sulle riforme, il nostro Paese è riuscito a regalare un'altra perla.
Due senatori, ex Movimento 5 Stelle, entrambi cacciati con furore da Grillo, cioè i palermitani Fabrizio Bocchino e Francesco Campanella (sono quelli che disubbidirono subito al blog, votando Pietro Grasso), hanno annunciato la creazione di una nuova componente all'interno del gruppo Misto di Palazzo Madama. Si chiamerà... "L'Altra Europa con Tsipras"! Fantastico. «Una scelta che viene compiuta in questo momento proprio per rafforzare la solidarietà alla Grecia, oggetto di un tentativo di umiliazione da parte dell'Ue, e che arricchisce le voci attive per la costruzione di una casa comune della sinistra italiana», dicono. Un paradosso squisitamente italiano, anzi anche un po' siciliano. Perché in effetti questo piccolo episodio racconta qualcosa che è più di una semplice interpretazione politica: soprattutto nei primi tempi della sua nascita, il Movimento 5 Stelle siciliano ha raccolto adesioni e consensi a sinistra, e infatti ha sfidato con grande capacità elettorale il debole centrosinistra dell'Isola. Non a caso, la vera opposizione a Rosario Crocetta arriva soprattutto dal M5S, che pure il governatore aveva cercato di blandire per averne i voti (appunto perché tendenzialmente "di sinistra"). Ma d'altra parte, la Sicilia ha regalato più di un dispiacere a Grillo & Casaleggio, con un'alta percentuale di dissidenti.
E ora i senatori Campanella, dipendente regionale in aspettativa, e Bocchino, astrofisico di Altofonte, creano in Senato una corrente pro Tsipras, dopo l'adesione ufficiale alla lista omonima ad aprile. La stessa lista alla quale partecipò l'anno scorso anche Sel, che però non è dentro la nuova componente del Misto. Insomma, due più realisti del re. Fino a ieri costituivano, da soli, la componente "Italia Lavori in Corso" (Ilic, come Lenin...). Un cantiere sempre aperto, la sinistra italiana.

P.S. Alle Europee, la lista "L'Altra Europa con Tsipras" prese in Sicilia il 3,57% (60.879 voti)

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