sabato 23 settembre 2017

Aiutiamolo a casa loro

Per favore, smettetela di dire che l'autonomia della Sicilia è troppo, un privilegio insopportabile e insostenibile. Non è così, stando perlomeno a uno dei mini spot elettorali che spopolano sui social della Lega Nord Lombardia. No, a noi siciliani la nostra autonomia non basta, se addirittura la Lega mette in rete un video di un minuto il cui protagonista è un presunto siciliano, una macchietta che in una specie di dialetto esprime la sua volontà di votare anche lui il 22 ottobre per l'autonomia lombarda.
La scena. Interno giorno. Una biondona occhialuta e cappelluta davanti a un aperitivo rustico con tanto di ombrellino démodé nel bicchiere, e poi lui, il siculo con camicia aperta ad altezza ombelico e catenona d'oro d'ordinanza. Una coppia "mista" di mezza età, un'accoppiata grottesca meneghina/siciliano ché pare di rivedere il capolavoro di Lina Wertmüller Travolti da un insolito destino nell'azzurro mare d'agosto, ma solo per i pesanti e risibili stereotipi. Lei – borghesona che pretende di essere elegante – non è Mariangela Melato, lui – proletario buzzurro e ignorante – non è Giancarlo Giannini. E non solo per la discutibile qualità recitativa...
Ma questo è solo uno dei tanti video che la Lega ha preparato per il referendum di ottobre, pur omettendo – chissà perché – il logo del partito. Tutti recitati in dialetto, alcuni piuttosto discutibili, compreso quello che ironizza sul cavalcavia crollato un anno fa nel Lecchese (un morto e sei feriti). Sketch da teatro dialettale o da sagra di paese. Scene grottesche, non proprio corti d'autore.
Quindi c'è anche il siciliano da barzelletta. Che chiede alla sua "bella" dove si vota e le spiega, appunto in un improbabile siciliano, che vuole votare al referendum perché «a mia 'u travagghiu e 'u pani m'u detti 'a Lombardia». Il lavoro e il pane gliel'ha dati la Lombardia. Aiutiamolo a casa loro.

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